Guardare in faccia la violenza

Guardare in faccia la violenza

Dai maltrattamenti sulle donne agli stereotipi nelle fiabe, a Foggia un dialogo per sfatare miti e guardare in faccia la violenza

 

Violenza sulle donne, femminicidi, cattiva educazione. Tanti i temi al centro del dibattito di ieri nell’auditorium Santa Chiara di Foggia. Nadia Muscialini e Mario De Maglie autori del libro “In dialogo. Riflessioni a quattro mani sulla violenza domestica” (Settenove editore) hanno conversato con la giornalista Annalisa Graziano per rispondere ad alcune domande mirate come queste: “Il violento è una persona sana o psicopatica?” “Che ruolo hanno i mass media nella narrazione della violenza sulle donne?” Gli esperti, invitati da Impegno Donna – che da tempo ha attivato il Servizio “Uomini oltre la violenza, gruppi psicoeducativi per il cambiamento” – grazie al sostegno della Fondazione dei Monti Uniti di Foggia e con la collaborazione del CSV Foggia e della Fondazione Apulia Felix, hanno fornito un quadro dettagliato grazie alle testimonianze raccolte dagli stessi uomini maltrattanti ospiti del CAM di Firenze, il Centro di ascolto per Uomini Maltrattanti dove De Maglie è psicologo, psicoterapeuta, coordinatore clinico e formatore (oltre che blogger de Il Fatto Quotidiano). Con lui, la Muscialini, psicoanalista che si occupa da 25 anni della salute e del benessere femminile e da dieci anni di assistenza a donne e bambini vittime di violenza; ha già pubblicato volumi sul tema.

Proprio l’autrice ha affrontato il fenomeno del femminicidio: “Che difficilmente può verificarsi tra persone che non hanno un legame molto forte”. Ma quando può verificarsi e quali sono le avvisaglie?

 

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