Casa sicura: evitiamo i pericoli più comuni

Casa sicura: evitiamo i pericoli più comuni

Per essere sereni a casa bastano poche semplici regole. Perché sicuramente la casa è il nostro rifugio, il luogo più sicuro al mondo, ma ogni anno si registrano diversi incidenti domestici. Ecco dei consigli pratici per evitare lo sviluppo di incendi, incidenti causati da elettricità, fughe di gas e danni da umidità.

1) Il fuoco, il pericolo più temuto

Gli esperti lo dicono all’inizio di ogni corso di formazione: alla base di ogni incendio c’è la combinazione di tre “C”: Combustibile (i materiali che bruciano), Calore (la temperatura elevata) e Comburente (cioè l’ossigeno).
A scatenare un incendio in case come le nostre, spesso affollate di oggetti e materiali plastici, possono essere molte cause: un corto circuito, un fornello lasciato acceso, la brace di una sigaretta, il surriscaldamento o malfunzionamento di oggetti elettrici, dalle ciabatte – spesso collegate a più prese – alle luci dell’albero di Natale, magari non a norma o lasciate vicino a materiali facilmente infiammabili. Spesso computer e cavi elettrici sono appoggiati a libri, pile di carta, oggetti vari; questo può provocarne il surriscaldamento con conseguenze disastrose. Perché un principio di incendio diventi un incendio difficile da contenere occorre un tempo brevissimo, anche di pochi secondi. Per capirlo basta guardare video come questi, del National Institute of Standards and Technology statunitense:

Ecco qualche buona norma per prevenire ogni inconveniente:

  • Lasciare spazio per il raffreddamento e la ventilazione intorno a cavi e dispositivi elettrici. Meglio verificare regolarmente che i nostri elettrodomestici, computer e televisore compresi, abbiano sufficiente areazione. Nelle camere dei ragazzi, magari un po’ disordinate, il rischio di qualche corto circuito è elevato;
  • staccare prese e ciabatte quando ci si assenta a lungo; in generale, meglio non sovraccaricare le prese con prolunghe e derivazioni multiple. E se ci assentiamo, stacchiamo le spine non strettamente necessarie. In caso di assenze prolungate, è importante staccare l’antenna del televisore;
  • ricordarsi di controllare che fornelli, bollitori, ferri da stiro e simili siano spenti o rimossi. Mai uscire da una stanza lasciando pentole sul fuoco o piccoli elettrodomestici in funzione.

2) I rischi dell’elettricità

Quante volte capita di cambiare una lampadina senza staccare la corrente o di toccare un interruttore, un phon o un altro dispositivo elettrico con le mani umide? Spesso queste disattenzioni non hanno conseguenze, ma non è sempre così: su 4 milioni di incidenti domestici che si verificano ogni anno, circa 240.000, secondo l’Istat, sono causati dall’elettricità.

Per evitare e prevenire ogni incidente, ricordiamo le regole più importanti: prima di tutto, far realizzare e aggiustare gli impianti da persone qualificate, rinunciando al fai da te e alle riparazioni fatte con nastro isolante di cavi o prese; fare attenzione a cavi usurati o con segni di annerimento, facendo in modo di sostituirli al più presto con cavi certificati CE. Ricordiamo che acquistare prese e dispositivi elettrici economici fa risparmiare pochi euro, ma mette seriamente a rischio la nostra sicurezza. Ricordiamo poi di non lasciare apparecchiature in stand-by di notte o quando non siamo in casa: la lucina rossa che ci sembra inoffensiva, oltre a consumare grandi quantità di elettricità, può causare surriscaldamenti e conseguenti incendi.

Occhi ben aperti anche in bagno: rasoio elettrico, phon (e smartphone!) vanno usati con le mani asciutte, lontani da doccia e vasca. L’acqua può essere un pericolosissimo conduttore per l’elettricità. Ricordiamoci anche di pulire il frigorifero o il forno elettrico solo dopo aver staccato la presa e di togliere prima la spina dalla presa a muro, ogni volta che si usa una prolunga, ad esempio con l’aspirapolvere. Indispensabile, infine, è installare l’interruttore salvavita, vera garanzia di sicurezza.

3) Le fughe di gas

La fuga di gas è una delle paure più grandi, anche perché spesso può provocare incendi ed esplosioni. Che il nostro impianto funzioni a gas naturale o gpl,  le regole sono le stesse, stabilite dalla norma UNI-CIG 7129. Gli impianti devono essere installati e controllati regolarmente da un professionista. Aerazione e ventilazione devono essere adeguate, per garantire il ricambio d’aria. Stabilite queste premesse, sta a noi avere comportamenti corretti: chiudere la valvola del gas o della bombola quando ci assentiamo, accendere il fiammifero prima di aprire il gas dei fornelli, non abbandonare le pentole sul fuoco: il liquido che ne esce potrebbe spegnere la fiamma senza che ce ne accorgiamo! Nel caso in cui la vostra cucina a gas sia collegata all’impianto con uno speciale tubo flessibile in gomma, ricordatevi che deve essere sostituita almeno una volta ogni 5 anni e sul tubo stesso è stampata la data di scadenza. Meglio però sostituirlo con un tubo di metallo che ha bisogno di meno manutenzione. Ricordatevi infine che i nuovi piani di cottura sono dotati di un dispositivo di sicurezza che, in caso di spegnimento della fiamma, blocca l’erogazione del gas. Vi consigliamo di sostituire il vostro vecchio piano cottura qualora non avesse questo dispositivo.

Se in casa ci sono caminetti, stufe a legna, bracieri, o vecchie caldaie e scaldabagni a gas, bisogna fare particolare attenzione a quello che viene definito “il killer silenzioso”, il monossido di carbonio. Questo gas, che a differenza del metano e del propano è del tutto inodore e impossibile da percepire (da qui il nome), può diffondersi nell’ambiente quando l’aerazione non è adeguata, caldaie o scaldabagni hanno difetti di funzionamento o le canne fumarie sono ostruite. Prevenire le fughe di questo pericolosissimo gas è fondamentale: facciamo verificare da un professionista che gli impianti siano in perfetto stato e che le canne  fumarie e i condotti di aerazione siano liberi. Attenzione anche in caso di vento forte, che a volte ostacola l’uscita dei gas prodotti dalla combustione, facendoli accumulare negli ambienti interni.

Queste, e altre indicazioni preziose, sono disponibili in un opuscolo dei Vigli del Fuoco scaricabile on line.

4) Ogni goccia conta: le perdite d’acqua

Possono non essere pericolose per la nostra vita, ma le perdite d’acqua sono un vero nemico della nostra casa: c’è il rischio che provochino seri danni a intonaci, pavimenti (pensiamo a quelli in parquet!) o murature. Mai ignorare macchie o segni di umidità, anche piccolissimi. Particolare attenzione va fatta nel caso di elettrodomestici incassati: se vediamo quantità di acqua anche minime sul pavimento accanto a lavastoviglie e lavatrici non limitiamoci ad asciugare. Lo stesso vale per i tubi a gomito dei sanitari e gli impianti di irrigazione in terrazza: è bene andare a fondo di ogni presenza d’acqua sospetta. Anche la più piccola perdita va verificata all’origine, chiamando un esperto qualificato che controlli e in caso di necessità sostituisca le tubature, le guarnizioni e le giunture.

Come capire se c’è una perdita in atto?

  • Controllate la valvola di sfogo della caldaia e lo sciacquone del water;
  • Controllate le tubature chiudendo temporaneamente la valvola dell’acqua e verificando sul contatore: se continua a girare, allora c’è una perdita d’acqua in corso.

 

5) Avere gli occhi aperti è bene, ma una centralina è meglio 

Abbiamo visto che avere impianti in regola e prestare attenzione è fondamentale per evitare che noi, i nostri familiari e la nostra casa corriamo rischi. Ma se vogliamo sentirci ancora più protetti, un’ottima soluzione è quella di affidarci alla tecnologia.  Esistono infatti soluzioni di assicurazione per la casa che prevedono l’utilizzo di sistemi di monitoraggio hi-tech rilevano i pericoli, offrendo alla nostra casa una protezione davvero sicura. 

Un valido alleato? La centralina, un vero “cervello” della casa, capace di gestire tutti gli altri componenti tramite comandi diretti all’accensione, spegnimento o parzializzazione del sistema di sicurezza. Proprio da questo strumento parte il collegamento cablato o wireless dell’antifurto che arriva ai sensori dislocati strategicamente nell’appartamento: quelli che avvertono la presenza di fumo, gas e acqua e inviano immediatamente un allarme alla centrale operativa in caso di problemi, ma anche i sensori che avvertono la presenza di estranei e in caso di intrusione lanciano un allarme. Così la nostra casa sarà al sicuro di fronte a ogni pericolo, interno ed esterno, e sarà pronta a riaccoglierci al nostro ritorno!

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